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LA FAGGETA VETUSTA DI COZZO FERRIERO NEL PARCO DEL POLLINO CANDIDATA A PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITA’
La foresta vetusta di Cozzo Ferriero, estesa circa 70 ettari ed edificata da alberi di circa 400 anni di età, nel Pollino a Rotonda (PZ), è stata candidata, per iniziativa dell'Ente Parco, a patrimonio mondiale dell'umanità dell'UNESCO.
Nella giornata di mercoledì 5 ottobre si è svolta una visita ispettiva da parte del Commissario internazionale UNESCO, Dott.ssa Lu Zhi (Cina), accompagnata dai funzionari del Parco, del Corpo Forestale dello Stato e da studiosi dell'Università della Tuscia e di Basilicata.
Le caratteristiche strutturali e bioecologiche della foresta di Cozzo Ferriero sono ben conosciute al mondo scientifico e della ricerca e gli studi finora condotti sulla stessa fanno parte di un corposo dossier tecnico in possesso del Commissario Lu Zhi.
"E... state nei parchi 2016"
Tutte le info sulle escursioni:
2 settembre 2016 - escursione Rifugio De Gasperi - Belvedere di Malevento
Questo percorso presenta basse difficoltà ed è adatto a tutte le età. Il sentiero, n. 900 del catasto dei sentieri del Parco, inizia alle spalle della grande fontana, di fronte al Rifugio De Gasperi. Si sale sul leggero pendio seguendo la traccia evidentissima e dopo circa 300 metri si raggiunge l'altra grande fontana - abbeveratoio a quota 1504; il sentiero si sviluppa in salita per altri 300 metri, fino ai resti dell'antico ovile a quota 1574, a ridosso della faggeta che scende dal Timpone della Capanna. Dai resti dell'ovile il sentiero prosegue in discesa fino a raggiungere la carrareccia che percorre per tutta la sua lunghezza il Vallone del Malvento (circa 1200 metri dall'inizio del percorso).
Seguendo la carrareccia si oltrepassa la prima radura a quota 1566 e, dopo un breve tratto in salita, si raggiunge quella più piccola a quota 1578. Qui merita una visita l'enorme "Faggio delle Sei Sorelle", a qualche diecina di metri sulla sinistra. Tornati sulla carrareccia si raggiunge dopo altri 200 metri circa il Belvedere del Malvento, grande terrazzo panoramico, sospeso sugli strapiombi della Valle di Mauro. Dal belvedere è possibile apprezzare la bella Valle del Coscile ed i Monti dell'Orsomarso. Sui vicini costoni rocciosi che interrompono il versante sud occidentale di Serra del Prete è possibile osservare i pini loricati.
Per tornare al Rifugio si ripercorre il Vallone del Malvento e si prosegue sul sentiero n. 900 A che per circa 350 metri segue la carrareccia per poi proseguire diritto nel prato seguendo i cippi segnavia che portano alla scalinata di pietra che risale la scarpata della strada asfaltata. Si scavalca la barriera stradale (segnavia bianchi e rossi evidenti), si attraversa la strada e si prosegue sul sentiero che, dopo una breve rampa di scalini, risale dolcemente nel rimboschimento di pini che ricopre le pendici basse del M. Grattaculo. Questo tratto offre una bella vista sul Piano Ruggio, soprattutto dal punto più alto e scoperto, intorno a quota 1550, prima di entrare nella faggeta Dopo circa 600 metri si incrocia il sentiero n.902 e si svolta a sinistra per percorrerlo in leggera discesa fino al rifugio. Nell'ultimo tratto il rimboschimento è caratterizzato da esemplari di pino loricato.
Appuntamento ore 9.30 presso il Rifugio De Gasperi a Piano Ruggio (per info e prenotazioni chiamare il 339/7646529)
3 settembre 2016 - escursione al Torrente Peschiera
Si scende alla confluenza del Torrente Peschiera col Fiume Frido, seguendo la stradella sterrata che si dirama dalla provinciale in prossimità dell'ultimo tornante prima del ponte sul Frido. In giugno il farfaraccio dalle gigantesche foglie rallegra la confluenza dei due córsi d'acqua con le sue spettacolari fioriture gialle. Dalla confluenza si risale il Peschiera lungo la sponda destra (sinistra orografica), seguendo l'evidente sentiero che nella prima parte costeggia il canale di adduzione dell'acqua (oggi in disuso) al Mulino Fasanelli.
L'ambiente è fiabesco, con una lussureggiante vegetazione ripariale che nasce dall'acqua e racchiude il torrente in una verde e fittissima volta.
Un breve tratto in salita evita la parte più accidentata del torrente; poi il sentiero scende sulla riva per abbandonarla nuovamente in prossimità di un'ampia e suggestiva piana coperta dal bosco. Qui il sentiero di trasforma in vera e propria pista che si segue senza alcuna difficoltà fino ad incontrare la pista forestale principaledi Bosco Magnano, nuovamente lungo la riva del Peschiera. Alla fine del percorso una salita appena accennata conduce alle casette di legno della Forestale: siamo arrivati alla località Dispensa.
Dietro l'area da pic-nic si trova la fresca Fontana du Lacc' (Fontana del sedano selvatico). Prima di tornare vale la pena di vedere le piccole marmitte d'erosione nel letto roccioso del torrente, presenti all'altezza dell'inizio della salita che conduce alle casette.
Nota - Proseguendo per circa un altro chilometro e mezzo (con un'altra cinquantina di metri di dislivello) lungo la stradella forestale, dopo una serie di tornanti in salita, si raggiunge il Recinto dei Cervi, dove con un po' di fortuna è possibile ammirare qualche esemplare di questi stupendi ungulati.
Per il ritorno, si può percorrere integralmente la più comoda ed ampia strada forestale principale.
Appuntamento ore 9.30 presso la fontana a Bosco Magnano (per info e prenotazioni chiamare il 339/7646529)