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Centro Studi Mario Tommaselli
Precursore dell'ambientalismo nella regione, Mario Tommaselli ha contribuito, con i suoi studi condotti con la passione del ricercatore, a far nascere nella Basilicata degli anni sessanta, protesa verso l'industrializzazione, la consapevolezza del valore dell'ambiente e della sua tutela.
E' stato un intellettuale che, fuori dalle mode e dagli interessi economici, ha studiato e tutelato pietre, tufo, ambiente e luoghi.
Romano di nascita ma lucano d'adozione fu un uomo di frontiera molto simile ai Cederna e ai Pannunzio che, in quegli anni vivacizzarono con un impegno nuovo e utile l'Italia del boom dove, oltre ai frigoriferi, si chiedeva anche la difesa del patrimonio ambientale.
Questa capacità di amare la natura ha sempre cercato di trasmetterla alle giovani generazioni educandole al rispetto dell'ambiente, all'amore verso il proprio territorio e le proprie tradizioni.
Il Cea Pollino, considerando la figura di Mario Tommaselli un modello da seguire, una persona fuori dal comune, ha voluto dedicare alla sua opera un segno di riconoscenza perenne intitolando il Centro Studi alla sua memoria.
AVVISO A STUDENTI E RICERCATORI
Per la consultazione del patrimonio librario, audiovisivo e documentale del Centro Studi "Mario Tommaselli" chiamare al 339.76.46.529 (dalle 16.00 alle 19.00) oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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L'archivio completo sarà a breve a disposizione su questo sito.
Breve biografia di Mario Tommaselli
Nasce a Roma il 23 luglio del 1930. Nel 1940 si trasferisce a Matera al seguito della famiglia. Alla fine della II Guerra Mondiale fa ritorno a Roma dove completa gli studi umanistici. Nel 1949 consegue il brevetto da pilota e svolge le prime esperienze lavorative nel campo dell'aerofotogrammetria.
Ritorna a Matera nel 1952 e vi si stabilisce definitivamente trovando la sua collocazione lavorativa prima in aziende private e poi presso il Consorzio ASI (1963-95).
Nel 1959 è tra i soci fondatori del Circolo La Scaletta e negli anni a seguire istituisce nella città la sezione di Italia Nostra Basilicata e successivamente del WWF.
Dagli anni '50 in poi percorre e riscopre palmo dopo palmo il territorio materano e dalla fine degli anni '60 si appassiona al territorio del Pollino e ne comincia una continua frequentazione.
Innumerevoli le sue collaborazioni con riviste nazionali tra cui Universo dell'Istituto Geografico Militare Italiano di Firenze, La Montagna del Centro Documentazione Alpina di Torino.
E' stato consulente del Ministero dell'Ambiente e della Regione Basilicata per il Parco del Pollino. Ha collaborato al Piano Territoriale di Coordinamento e al Piano Paesistico del Metapontino, al Piano Quadro del Parco della Murgia Materana, al progetto di sviluppo turistico del litorale di Policoro e al Piano Quadro dei Sistemi Culturali nel territorio Materano.
Autore di numerose pubblicazioni su chiese rupestri, masserie fortificate ed itinerari naturalistici, l'Ente Parco della Murgia Materana nel 2009 lo ha insignito del Premio Ambiente. Si spegne all'età di 80 anni a Matera.
ALCUNI MOMENTI DELL'INAUGURAZIONE